mercoledì 3 dicembre 2014
Verona, mostra "Tina Modotti. Retrospettiva"
mercoledì, dicembre 03, 2014
MOSTRE
Roma - 28 nov (Prima Pagina News) A 90 anni dalla sua prima mostra, il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona rende omaggio a Tina Modotti (1896-1942), la cui eccezionale vicenda umana artistica e politica l’ha resa una delle fotografe più celebri al mondo e una delle personalità più eclettiche del secolo scorso. L'esposizione è realizzata dall’associazione culturale Cinemazero in collaborazione con il Comune di Verona – Scavi Scaligeri - e Silvana Editoriale. “Sempre, quando le parole "arte" e "artistico" vengono applicate al mio lavoro fotografico, io mi sento in disaccordo… Mi considero una fotografa, niente di più. Se le mie foto si differenziano da ciò che viene fatto di solito in questo campo, è precisamente perché io cerco di produrre non arte, ma oneste fotografie, senza distorsioni o manipolazioni.” (Tina Modotti, Sulla fotografia). La mostra ripercorre l'intera vita di Tina, come fotografa, musa e attivista. Ne ricostruisce sia la sua straordinaria esperienza artistica – che la vide prima attrice di teatro e di cinema in California e poi fotografa nel Messico post-rivoluzionario degli anni venti – sia la sua non comune vicenda umana. Un percorso teso a mappare l’evoluzione della sua vicenda, dagli affetti famigliari ai suoi amori; dai primi scatti - influenzati dal compagno Edward Weston - alle ultime rare e poco conosciute foto scattate a Berlino, quando ormai la fotografa ammetteva l’impossibilità dicontinuare la sua carriera con strumenti tecnici troppo moderni, che non consentivano il suo particolare approccio metodico e posato. Un percorso di ricerca estetica e formale, che guida lo spettatore nelle evoluzioni degli stili e delle tecniche della Modotti, passando dagli still life e dagli scatti figli dell’Estridentismo del primo periodo, per arrivare – senza strappi ma progressivamente – ai ritratti delle donne di Tehuantepec, passando attraverso le immagini più politiche e “rivoluzionarie”. Una fotografia sempre calibrata e meditata, con bianchi e neri pastosi ma estremamente vari nelle tonalità, frutto di lunghe riflessioni ed esperimenti. Nuclei definiti e coerenti che tracciano la linea di ricerca della fotografa, declinata in fasi e temi diversi: Stadio (Messico, 1925) e Serbatoio n. 1 (Messico, 1926) testimoniano l’attento lavoro per catturare i volumi, enfatizzati da tagli prospettici rigorosamente geometrici, a cui fa da contraltare l’ammorbidirsi delle linee delle nature morte come El Manito (Messico, 1924) o la celeberrima Calle (Messico, 1924 ca.), dove il contrasto tra luce e ombra dona una concretezza quasi carnale agli still life. Nei ritratti della stagione messicana l’immagine si concentra sul soggetto umano, con tagli inusuali volti a marcare la dimensione emotiva, parallela al suo impegno politico, umano e sociale a fianco dei protagonisti, ben rappresentato da fotografie come Julio Antonio Mella sul letto di morte (Messico, 1929) e Bambina che prende il latte (Messico, 1926) o dal famoso scatto della Marcia di campesinos (Messico, 1928). Fondamentale, per completare la panoramica su questa figura, è la serie di suoi ritratti fatti dal compagno Edward Weston, dove la forza dirompente della presenza fisica della Modotti ne dichiara anche la consapevolezza e l’aderenza totale a una precisa idea del “fare fotografia”, come testimoniano Tina che recita (Messico, 1924) e The white iris (1921), portando a una rara disinvoltura da una parte e dall’altra dell’obiettivo. Un cammino che educa l’occhio dello spettatore contemporaneo, riportandolo alla misura calibrata e meditata che caratterizza tutta l’opera della Modotti, cogliendo la forza caratteristica della fotografia: il suo non voler essere a tutti i costi “arte”, ma il suo dover essere qualitativamente valida per raccontare al mondo gli infiniti aspetti della vita. Aperta al pubblico dal 29 novembre 2014 all'8 marzo 2015 da martedì a domenica dalle 10 alle 19 (chiusura biglietteria 18.30). Lunedì chiuso. Aperta il 26 dicembre 2014, 1 gennaio (dalle 14.30) e 6 gennaio 2015. Inaugurazione: 28 novembre ore 18.00 Biglietti: intero 7,00 euro (con audio guida) ridotto 5,00 euro (con audio guida) ridotto scuole e ragazzi 1,00 euro Catalogo: Silvana Editoriale.