LIKE A ROLLING STONE
Quando la musica era Rock, amore e vera rivoluzione di ritmo e stile di vita, condividendone genio e sregolatezza, Jim Marshall ha documentato il fermento di un'epopea che non ha mai smesso di rivivere in scatti capaci di 'accendere' l'immaginario, al pari della visione della Stratocaster in fiamme di Jimi Hendrix sul palco del Monterey Pop Festival, o quel dito medio mostrato da Johnny Cash durante il leggendario concerto nelle prigioni di Folsom e San Quentin.
Foto capaci di cogliere le molteplici sfumature e spontaneità di uomini (e donne) travolti e stravolti dallo star system, mettendo a frutto la luce d'ambiente e la libertà di muoversi, guadagnata dalla capacità del fotografo di entrare in sintonia con il ritmo della musica sin da quel Fillmore district di San Francisco nel quale era cresciuto, culla del rock degli anni sessanta e sede del leggendario Fillmore West di Bill Graham.
Il puntuale testimone di momenti di “indifesa intimità”, colti tra Janis Joplin e Grace Slick nell’unica sessione fotografica realizzata insieme (1967), o con la sola Janis con in mano una bottiglia di Southern Comfort, da Brian Jones e Jimi Hendrix a passeggio nel dietro le quinte del Monterey Pop Festival, a John Coltrane a casa del critico Ralph Gleason (1960), dal giovanissimo Bob Dylan che fa rotolare un pneumatico lungo la strada di New York (1963) a Miles Davis in versione boxeur (1971) o al primo festival sull’isola di Wight.
Lo chief photographer dei tre giorni di pace e musica di Woodstock che ha immortalato l'esibizione degli Who all’alba, gli Allman Brothers dal Fillmore East di New York alla copertina del celebre At The Fillmore East (1971), oltre ad essere l'unico fotografo che il 29 agosto del 1966 ha avuto il permesso di accedere al backstage dell’ultimo concerto dei Beatles al Candlestick Park di San Francisco, continuando a fotografare i Red Hot Chili Peppers, Ben Harper e Lenny Kravitz.
Uno sguardo unico dietro l'obiettivo Leica, sin dall'acquisto della sua prima M2 nel 1959, che ha seguito per anni i Rolling Stones nei loro tour, vivendo i loro momenti pubblici e più privati più da amico che da fotografo.
Il fotografo che ci lascia un patrimonio di storia della musica e del costume tale da meritare un Trustees Award nel corso della 56° edizione dei Grammys del 2014, a quattro anni dalla scomparsa in un hotel di New York all’età di 74 anni.
INGRESSO GRATUITO
FONTE: Click Blog