Chissà perché… invece la suggestione, la realtà dei dettagli, la chiarezza, la capacità di raccogliere in un fotogramma i tratti caratteristici di un soggetto ripreso in un istante unico ed irripetibile, di ottenere dal gioco di luci l’essenza di un movimento fanno sì che uno scatto di questo genere, rispetto a un’immagine a colori, catturi l’attenzione di un osservatore in maniera molto più potente e incisiva.
Innegabile inoltre è il fatto che molte opere di autori famosi (Capa, Cartier Bresson, Eisenstaedt, Avedon e così via) entrati con onore nella storia della fotografia siano state prodotte come scatti istantanei in bianco e nero.
Qualsiasi tipo di foto implica riflessioni accurate sulle emozioni che con il vostro soggetto in movimento vorreste trasmettere, sentimenti causati da un insieme di fattori quali: l’utilizzo della luce, la tonalità, l’esposizione e la composizione.
Nella fotografia monocromatica dovrete aggiungere un ulteriore livello a queste semplici regole: il significato dello scatto ossia, un’interpretazione emotiva dell’immagine che vorreste catturare.
La raffigurazione di un fotogramma in bianco e nero è recepita dai più, come un ritorno al passato, al contrario della fotografia analogica che tante soddisfazioni ha dato agli autori di varie generazioni nella quale era necessario prendere una decisione sul tipo di pellicola da utilizzare, con l’avvento del digitale e grazie alla capacità di qualsiasi programma di fotoritocco per la conversione, ogni immagine può essere mutata.
Attenzione: i vantaggi offerti dalla tecnologia moderna potrebbero creare confusione nella scelta dello scatto da trasformare, in un mondo saturo di colori dovrete imparare a compiere una selezione oggettiva dei soggetti da cambiare valutando sempre e correttamente le eventuali potenzialità del bianco e nero nel vostro contesto. Toni, forme, trama.
Senza il colore dovrete sempre tenere in considerazione i vari toni, catturarli nella maniera più dettagliata possibile e prestare particolare attenzione alla qualità della luce. Questa vi aiuterà nelle ore del tardo pomeriggio o primo mattino, ma (al contrario delle regole) anche la luce più alta di mezzogiorno favorirà il rafforzare dell’immagine, provocherà ombre da effetto drammatico, accentuerà bianchi e neri producendo così immagini molto interessanti. Ovviamente dovrete sempre valutare il messaggio: un ritratto non dovrà avere la stessa intensità di luce di un paesaggio! Orizzontali, verticali, curve.
Un altro modo per attirare l’attenzione dell’osservatore è quello di inserire nel fotogramma linee guida forti che ne trasportino e ne dirigano lo sguardo. Sebbene in un’immagine classica le regole della composizione siano importanti per la riuscita della vostra fotografia, in un’immagine monocromatica quest’aspetto potrebbe risultare fondamentale: più accentuate saranno le linee guida più la scena rappresenterà una vera e propria dichiarazione visiva.
Per quanto concerne poi il contrasto tonale, quando si lavora in b/n è necessario tenere in considerazione non la tinta di un colore, ma il suo valore di luminosità, mentre le regole della composizione sono simili: scoprirete che per ottenere delle buone immagini monocromatiche dovrete valutare sempre il contrasto tonale della scena che vorreste ritrarre.
Per ottenere risultati migliori scattate in RAW e impostate ISO bassi fino a quanto possibile per catturare la scena in movimento senza mosso. Non esistono scorciatoie, per fare delle buone foto di questo genere sono necessarie pratica e pazienza.
Il modo migliore per capirne le peculiarità è quello di comporre immagini a colori e comparare questi scatti (che devono essere buoni) con l’alternativa in monocromo, studiarne le variazioni, la scala di grigi, la struttura.
Dopo averne visualizzate le differenze esercitatevi, cercate contenuti, scene che abbiano una buona gradazione da grigi scuri, neri e bianchi splendenti. Imparate come la luce potrebbe influenzare il vostro scatto, cercate di fotografare lo stesso soggetto a orari diversi e in situazioni atmosferiche differenti. Usando la combinazione profondità di campo tra primo piano e sfondo sfocato otterrete dei bellissimi scatti d’impatto; inoltre, una buona soluzione per accentuare la durezza di un’immagine potrebbe essere l’utilizzo di un grandangolo spinto o un fisheye.
Calcolate che spesso le condizioni meteorologiche avverse sembrano rendere questo tipo di fotografia scenicamente più coinvolgente infine (per far risaltare i parti colari) riempite la vostra inquadratura e provate! Il soggetto dovrà trascendere da quelle regole (pur sempre importanti ) di cui abbiamo parlato fino ad ora, la vostra immagine andrà oltre il colore che percepite quindi il nostro consiglio è: “Imparate a vedere il mondo in movimento e in monocromo”.
FONTE: Reflex Mania