OTTENERE IL MASSIMO
DALLE PROPRIE FOTO
CON PICCOLI ACCORGIMENTI
Spesso quando scattiamo foto ci rendiamo conto che non sono come noi immaginavamo, questo è dovuto ad una scarsa conoscenza del proprio mezzo fotografico.
Tutti commettono errori, l’importante è imparare, e non dimenticarli.
Questo articolo ha come scopo una serie di suggerimenti che possono aiutare chi si avvicina al mondo della fotografia, ad anticipare tali errori.
Uno degli errori più comuni che si commette è quando si utilizza il flash.
E' comprensibile che chi è alle prime armi non spenda soldi per le attrezzature (sarebbe sbagliato comprare attrezzature costose e usarle in automatico, ma l’utilizzo di un flash esterno sicuramente migliora la qualità dello scatto.
Di norma il flash frontale della fotocamera appiattisce l’immagine togliendone tridimensionalità.
Ecco perché viene consigliato l’utilizzo del flash esterno.
Chiaramente per foto “d’emergenza” si può anche utilizzare quello della fotocamera...
L’attimo non va mai perso.
Altro punto da tenere sempre presente è la messa a fuoco o semplicemente MAF.
Questa incide moltissimo sulla profondità di campo, sopratutto se si utilizzano obiettivi ad apertura larga come ad esempio può essere il 50mm f/1,8.
Avere una MAF troppo profonda potrebbe distrarre chi guarda le foto e perdersi su ciò che si intravede sullo sfondo perdendo di vista il soggetto primario.
Quindi, bisogna ricordarsi sempre di curare questo particolare e di scattare la foto focalizzandosi sul punto in cui lo farebbe chi osserva.
Un’esempio sono i ritratti.
La cosa che attira di più in un volto sono gli occhi! Quindi è su di essi che si deve concentrare la MAF.
Altro esempio può essere quello in cui ci si trovi a fare foto di gruppo.
Oltre a preoccuparsi di fare entrare tutti nella foto, bisogna ricordarsi sempre che chi osserverà lo scatto volgerà il proprio occhio sul soggetto più vicino alla telecamera, questo perché il cervello cerca un punto più semplice da mettere a fuoco e da lì andando verso sinistra visualizzerà tutta la scena.
Qui entra in gioco l'esperienza: si posa la MAF sul soggetto più vicino alla fotocamera, questo aiuterà ad avere una lettura dell’insieme più nitida.
Quando ci si sarà fatta un po' la mano e si deciderà ampliare l'attrezzatura, meglio non pensare a “risparmiare” perché di solito capita che si fà 2 volte lo stesso acquisto!
Questo capita sopratutto per cavalletti, borse, schede di memoria, filtri, insomma meglio pochi ma buoni!
Cercare sempre la qualità e il giusto rapporto tra prezzo e prestazioni, una scheda con poca memoria e poco veloce potrebbe far perdere una stupenda sequenza di un volo d’uccelli ad esempio, come un cavalletto poco stabile restituirà foto mosse.
Questo porta a un altro punto focale: il mantenimento delle proprie attrezzature!
Bisogna essere maniacali, dopo ogni uscita pulire con attenzione la fotocamera, l’obiettivo, i filtri e tutto ciò che viene usato.
Lo stato integro dell'attrezzatura porterà 2 vantaggi: il primo è avere sempre un efficace attrezzatura che sia pronta ad ogni evenienza, secondariamente, nel momento in cui si decide di rivenderla per acquistare qualcosa di più importante, il loro stato di conservazione sarà fondamentale perché inciderà sul prezzo di vendita.
Se si scatta a mano libera foto da street, ricordarsi sempre la combinazione di velocità, tempo, iso.
Questo eviterà foto mosse (da non confondere col mosso creativo) e permetterà scatti più nitidi.
Questo è importante nelle foto street dove di solito si “catturano” attimi.
Cosa diversa invece quando si deve utilizzare il cavalletto.
Allora servono tempi lunghi per catturare ad esempio il movimento di un’auto/moto, oppure lo scorrere dell’acqua, o la luna.
Un ultimo suggerimento è quello di cominciare a guardare la scena prima di fare click.
Quando si ha la possibilità di scattare una foto con calma, bisogna studiare bene la scena, guardare cosa comprende e quali angolazioni si possono utilizzare.
Occhio alle diagonali e alle linee: far sì che ci sia sempre armonia tra i soggetti in primo piano e quelli sullo sfondo.
Questa si chiama composizione!
FONTE: Il Mondo Delle Reflex